Ancona, una grande, grandissima Manuela Lanfranco centra l’ingresso tra le prime 16 nella fase nazionale della Coppa Italia in corso in questi giorni nel capoluogo del Conero e si qualifica con pieno merito per i Campionati Italiani Assoluti in programma il prossimo fine settimana a Bologna.
La “Manu” si è infatti piazzata in 14ma posizione nella gara di spada femminile dopo avere ceduto per 15 a 7, nell’assalto degli ottavi di finale, alla forte atleta del gruppo sportivo della Forestale, Marzia Muroni, poi salita sul secondo gradino del podio della competizione, dopo avere perso la finalissima per mano della spadista delle Fiamme Azzurre Virginia Di Franco.
La Lanfranco era entrata nel tabellone delle dirette in 30ma posizione, dopo avere concluso il girone di qualificazione con tutte vittorie ed una sola sconfitta, per 5 a 4 patita per mano della novarese Fizzotti, ed aveva superato di diritto il turno del tabellone dei 256. Da notare che tra le atlete sconfitte da “Manu” nel girone c’è anche la vincitrice Di Franco, che come vedremo è stata anche, purtroppo, protagonista della prematura eliminazione di un ottima Sara De Bonis.
Nel tabellone dei 128 la spadista torinese aveva avuto agevolmente la meglio su Claudia Cavallaro ( 15 a 8 ) , mente nel turno successivo aveva superato la partenopea Francesca Cuomo per 15 a 10.
A questo punto della gara, giunta tra le prime 32 della competizione senza troppi patemi d’animo, l’assalto successivo diventava determinante per l’ingresso tra le sedici e la conseguente qualificazione agli Assoluti, risultato di grande prestigio. A tentare di sbarrare il passo alla “Manu” si presentava la rivale in pedana, la patavina Kalina Martewicz, che nell’assalto precedente aveva eliminato un po’ a sorpresa la giovane biellese della Pietro Micca Beatrice Ayres, numero 3 del tabellone, al termine di un sofferto 15 a 14. Ma nulla poteva la Martewicz contro la vena schermistica palesata oggi dalla spadista della Marchesa che al termine dell’assalto risultava vincitrice con un netto 15 a 7, che le valeva il pass per gli Assoluti di Bologna.
Se la gioia per la qualificazione di Manuela è grande, il rammarico per i risultati raccolti dalle altre due portacolori della Marchesa, lo è altrettanto.
Alice Clerici sfiora la qualificazione e resta fuori dalle sedici di un soffio e per la sola differenza di una piccola, ma terribilmente significativa stoccata. L’allieva del M° Chiadò infatti è stata sconfitta, nell’assalto dei sedicesimi, per 13 a 12 da Lorenza Baroli (Bergamasca Scherma) ed ha concluso la competizione in 21ma posizione, dimostrando comunque di valere appieno un posto tra le “grandi” di questa difficile disciplina.
29ma dopo il girone di qualificazione, con una sola sconfitta e tutte vittorie, Ali ha superato di diritto il turno del tabellone dei 256 per poi superare agevolmente il turno successivo con un netto 15 a 7 ai danni di Alessia Cocozza (Caserta). Ben più sofferto l’assalto successivo che ha visto la giovane spadista torinese prevalere sull’etnea Chiara La Spina (A.S. Methodos) per 15 a 14, prima di cedere a sua volta per una sola stoccata alla Baroli numero 4 del tabellone.
Nella competizione odierna l’oscar della jella lo vince certamente Sara De Bonis che, 77ma dopo un girone tutto sommato discreto (quattro vittorie e due sconfitte), è riuscita a “pescare” nel tabellone dei 128 la vincitrice della gara odierna, quella Virginia di Franco (numero 52 del tabellone, ma numero 2 della gara per posizione nel ranking nazionale alle spalle della Muroni, poi da lei sconfitta in finale). La Di Franco ha avuto la meglio su “Saretta” con grande fatica e per una sola stoccata (15 a 14) e questo testimonia il valore di Sara in pedana e la bontà della sua prestazione, tant’è vero che dopo questo sofferto assalto la di Franco è letteralmente volata in finale, spianando come un rullo compressore tutte le malcapitate avversarie e l’unico assalto “sofferto” ed equilibrato come quello vinto ai danni della spadista della Marchesa è stato quello della finalissima, dove l’atleta delle Fiamme Azzurre ha avuto la meglio sulla Muroni, anche in questo caso per una sola stoccata (12 ad 11).
Quindi onore alle spadiste della Marchesa che si sono battute come leonesse ed ora il testimone passa ai ragazzi della spada maschile chiamati nell’arduo compito di qualificare anch’essi qualche atleta agli Assoluti, oltre che a competere successivamente nella gara a squadre di serie A2.