CIRCUITO NAZIONALE MASTER TERZA PROVA 2012 – 2013

Il circuito nazionale master ha fatto tappa lo scorso week al Villaggio Sportivo GE.TUR per la terza prova della stagione 2012-2013. La giornata di sabato 12 gennaio, dedicata interamente alle prove di spada maschili e femminili, ha registrato la presenza di 166 atleti, mentre domenica 13 si sono alternati sulle 14 pedane ben 87 atleti nel fioretto e 66 nella sciabola.

Sabato, spada maschile categoria 1, il nostro Marco Borrione è stato molto bravo ed ha ottenuto un buon 13mo posto, sconfitto (10 a 4) nell’assalto degli ottavi di finale dal forte spadiste ligure Claudio Pirani (C.D.S. Liguria Genova), poi giunto secondo alle spalle del vincitore di giornata, il casalese Marco Fenoglio.

In precedenza Marco, 11mo dopo i gironi, aveva sconfitto nel primo turno di eliminazione diretta il patavino Sandro Baldon (Comini) per 10 a 7.

La domenica sono andati in scena i fiorettisti. In un clima di baraonda con assalti continuamente interrotti per permettere la premiazione delle gare già svolte, giorni partiti in ritardo, attese estenuanti ed incomprensibili tra una diretta e l’altra, gare fatte procedere alla velocità della luce e terminate in un batti baleno ed altre proseguite stancamente al “Ralenti” per tutta la giornata, arbitraggi “improbabili” alternati ad arbitraggi di livello adeguato; i nostri “eroici” Maurizio Denunzio e Luca Negro hanno tentato di trovare la concentrazione sufficiente per tirare di scherma e non essere travolti dalla rutilante giostra di confusione che li circondava.

Discreta la prova di Maurizio, che ha chiuso in 18ma posizione, sconfitto per 10 a 5 da Stefano Baiocco (Gymnasium Sabatia), nell’assalto valido per l’ingresso tra i primi 16. La diretta che ha visto l’eliminazione di Maurizio è stata un po’ lo specchio della gara del fiorettista della Marchesa, capace di mettere in pedana alcune azioni buone e condotte con senso tattico e discreta realizzazione tecnica (ottime per un atleta che si è avvicinato alla scherma in età non più verdissima), ma non ancora in grado di dare continuità alle suddette tanto da altalenare passivi negativi e una conduzione poco incisiva sull’economia dell’assalto, ad altri con botte costruite bene ed eseguite altrettanto. Il risultato è stato una sconfitta nella diretta al cospetto di un avversario tutto sommato alla portata che ha fatto seguito ad un girone nel corso del quale il buon Maurizio è stato capace di tenere testa per buona metà dell’assalto ad un esperto e validissimo schermidore quale il Maestro Galvan, pur dovendo soccombere al termine; superare con pieno merito il simpatico fiorettista del CS Torino Gianni Quaglia, ma anche perdere un paio di assalti con avversari, per quanto determinati e volenterosi, assolutamente alla portata.

Tirando le somme si può parlare di una gara in chiaro scuro con palesi e soddisfacenti miglioramenti rispetto alla precedente competizione di Busto Arsizio, ma anche con l’evidenza che sia necessario proseguire il lavoro in sala per lavorare sulla continuità e sulla qualità.

In ogni caso bravo Maurizio.

Non può essere invece colto con soddisfazione il quinto posto di Negro, non tanto per il risultato in sé, un ingresso tra i primi otto in una gara nazionale non dovrebbe mai essere disprezzato, quanto in relazione al peggioramento qualitativo tecnico, ma soprattutto “mentale”, rispetto alle gare master precedenti (Busto Arsizio e Campionati Italiani di Montecatini). L’avere ottenuto alcuni buoni risultati non può e non dovrebbe essere fattore di “stress da prestazione”, ma incentivo a migliorare ulteriormente e fonte di fiducia nei propri mezzi. Invece a Lignano è accaduto esattamente il contrario sia nel girone che nel corso delle dirette. Gironi chiusi al quarto posto del tabellone con tutte vittorie ed una sola sconfitta (alla priorità per mano del sempre ostico e combattivo Dino Vannucci), ma tuttavia tirato male, nervoso, senza mai trovare la misura in pedana e la convinzione nella testa. Prima diretta saltata di diritto e seconda vinta senza patemi ai danni di Sandro Baldon (Comini Padova) per 10 a 6, senza mettere però in mostra nulla di positivo se non lo svolgimento del compitino minimo necessario per vincere.

Molto male l’assalto del quarto di finale tirato e perso (10 a 7) con il simpatico, coriaceo e sempre combattivo Fabrizio “Bigio” Bonettini (Pentamodena), a cui non va tolto alcun merito per la vittoria sia chiaro, ma che si è trovato di fronte un Negro ben lontano parente di quello determinato e tatticamente accorto che aveva affrontato nel medesimo turno della gara di Busto.

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