Mirayda Garcia Soto vince la IIa prova di qualifica regionale di spada svoltasi a Biella domenica 20 gennaio e suggella una prestazione maiuscola delle spadiste della Marchesa che qualificano ben 6 atlete alla fase nazionale dell’Open, su 11 posti disponibili, piazzando 6 ragazze ai primi 9 posti della classifica finale.
Oltre a Mirayda, vittoriosa in finale sulla vercellese Camilla Messina sconfitta 15 a 10, si sono qualificate anche Giulia Rossato (ottima terza), Alice Manni (5a), Federica Ariaudo (7a), Cecilia Varengo (8a) Sara De Bonis (9a).
Per tutta la competizione Mirayda ha fatto valere il proprio tasso tecnico, accompagnato della grande esperienza e dalla tenace volontà di vincere che la caratterizzano, così che la marcia della spadista cubana verso la vittoria è stata inarrestabile ed a tratti travolgente. 11ma dopo i gironi (una sconfitta e tutte vittorie), Mirayda ha avuto accesso direttamente al tabellone delle 32 nel quale ha sconfitto la torinese Carlotta Saracco (CS Torino) per 15 a 5; e sempre del CS Torino l’avversaria incontrata negli ottavi di finale Ariadne Iacobello, sconfitta 15 a 6.
Nei quarti di finale ad arrendersi alla Garcia Soto è stata la compagna di sala Alice Manni, sconfitta 9 a 6, mentre in semifinale medesima sorte è toccata a Beatrice Ayres (Biella), superata 15 ad 11, infine, come detto il trionfo finale ai danni di Camilla Messina (Pro Vercelli).
La sorpresa più bella della fantastica giornata delle lame “rosa” della Marchesa è stata senz’altro Giulia Rossato che, avvicinatasi alla scherma già adolescente, e non quindi da bambina come consuetudine, ha faticato non poco ad assimilare non tanto le capacità tecniche, quanto quelle, altrettanto fondamentali, tattiche di gestione di una gara sulle pedane da scherma. Tuttavia non ha desistito e tutto il lavoro, la pazienza e l’abnegazione espresse in sala in questi anni (assieme al suo istruttore Ale “Peyo di Barriera” Funghi), hanno finalmente ripagato gli sforzi di questa ragazza modesta quanto meritevole, con il podio di domenica e la qualificazione alla prova seconda open nazionale.
Dopo un girone con qualche incertezza, 4 sconfitte e 2 vittorie, Giulia ha ingranato una marcia decisamente differente negli assalti di diretta dove, dopo avere saltato di diritto il turno dei 64, ha sconfitto per 15 a 10 la forte casalese Beatrice Banfo, numero 5 del tabellone, per poi ripetersi negli ottavi di finale a spese della biellese Vittoria Bertazzi, sconfitta 15 a 14 dopo un assalto difficile quanto equilibrato. A questo punto, caricata dalla doppia vittoria ai danni di due avversarie sulla carta più quotate e rinfrancata dalla certezza di avere raggiunto la qualificazione, la Rossato ha travolto nei quarti di finale la compagna di sala Cecilia Varengo (altra spadista dal futuro interessante e che sta palesando miglioramenti vistosi), superandola per 15 ad 8.
Raggiunto il podio, Giulia ha tentato l’impresa epocale cercando di superare in semifinale la forte ed esperta (per quanto ancora giovanissima) Messina che però non ha ceduto il passo e si è imposta 15 a 10.
Se per Giulia Rossato si può parlare di bella sorpresa per Cecilia Varengo possiamo riferirci ad una piacevole conferma, l’ottavo posto e la qualifica alla fase nazionale dell’open di questa lungagnona e giovanissima spadista (ricordiamoci che si tratta di una atleta al primo anno tra le cadette), non è null’altro che la conferma di quanto di buono mostrato nelle recenti competizioni, ovvero nella seconda prova cadetti e soprattutto nella recente seconda prova giovani di Ariccia, nella quale Cecilia ha colto un ottimo ingresso tra le 16 e meritato la qualificazione alle finali nazionali di categoria.
Con tre vittorie e due sconfitte in girone (maturate per altro per mano di Mirayda e della Federica Stoissa, pertanto non proprio le ultime arrivate nel panorama della spada), Cecilia ha avuto accesso al tabellone delle dirette con la ventesima posizione, saltato il primo turno di diretta, ed in quello successivo ha sconfitto la numero 13 del tabellone, la forte novarese Federica Fizzotti, superata da Cecilia per 15 a 12, per poi superarsi nel turno successivo eliminando la numero 4 del tabellone, Gloria Colombo (CS Casale) sconfitta per 15 a 13.
Ottenuti i quarti di finale, e la certezza della qualificazione all’open, le tensioni degli assalti appena superati, forse un po’ di stanchezza non ancora smaltita dalla gara di Ariccia, ma certamente anche un po’ di inconscio rilassamento per l’obiettivo comunque raggiunto, hanno fatto si che la “quasi” sorpresa Varengo cedesse alla “sorpesa” Rossato come narrato in precedenza.
Non sono invece una sorpresa il 5° posto e la qualificazione di Alice Manni. La romana, accasatasi da due anni alla società di Corso Taranto, è spadista di valore e di esperienza e facendo valere tali presupposti ha ottenuto il pass per l’open come da previsioni della vigilia.
Terza dopo i gironi (tutte vittorie), Alice ha saltato il primo di diretta e nel turno successivo ha dovuto, suo malgrado, affrontare la giovane compagna di sala Lucrezia Lorien Baldo, sconfitta agevolmente per 15 a 7.
Molto più combattuto il turno successivo, che significava qualificazione certa, nel quale la Manni ha avuto la meglio (15 a 14) sulla vercellese Tagliabò. Impervio sino a risultare insormontabile, invece, l’ostacolo Mirayda Garcia Soto, ma obiettivo qualificazione comunque felicemente raggiunto.
Stacca il pass per la prova nazionale, per altro come prevedibile alla luce dell’esperienza e delle capacità dell’atleta, anche Federica Ariaudo. La spadista della Marchesa ha ceduto nei quarti di finale alla biellese Ayres (15 a 12), dopo essere stata involontaria protagonista dell’eliminazione agli ottavi di finale della compagna di sala Sara De Bonis (sconfitta 15 a 14 al termine di un assalto a dir poco, sportivamente, drammatico). 18ma dopo i gironi, nel turno precedente a quello dell’assalto con la De Bonis, la Ariaudo aveva avuto la meglio su Irene Dogliotti (Isef), numero 15 del tabellone, sconfitta 13 a 9.
Anche Sara De Bonis stacca, meritatamente, il pass per la qualifica alla prova nazionale passando attraverso le forche caudine degli spareggi, dopo la sconfitta con la Ariaudo negli ottavi, superando la forte casalese Gandolfo. Sino a quel momento la gara della nostra Saretta non aveva avuto patemi d’animo; seconda dopo il girone, nel quale aveva collezionato tutte vittorie, la De Bonis aveva saltato di diritto il primo turno di diretta per poi sconfiggere agevolmente nel turno successivo la compagna di società Alessandra Facelli per 15 a 7.
Le altre sei spadiste Marchesa presenti alla gara di Pollone non sono invece e purtroppo riuscite nell’impresa di qualificarsi per la prova open
Alessia Berti (tre vittorie in girone) è giunta 26ma, sconfitta 15 a 10 nel tabellone dei 32 dalla spadista della Michelin Marta Reviglio, numero 9 del tabellone.
Elena Marchisio (tre vittorie in girone) è giunta 27ma, sconfitta nel tabellone dei 32 dalla forte atleta del CS Torino ed ex GS Esercito, Federica Stoissa, numero 8 del tabellone, che l’ha superata per 12 a 5.
Alessandra Facelli è giunta 31ma dopo, come detto, essere stata sconfitta dalla più esperta De Bonis nel tabellone dei 32 ed avere eliminato, nel turno precedente (tabellone dei 64), Cecilia Ru (Isef) con un rotondo 15 a 7.
Lucrezia “Lorien” Baldo è giunta 32ma, come detto eliminata dalla Manni e dopo essere stata però molto brava a vincere l’assalto del turno del tabellone dei 64 contro la pinerolese Cecilia Chiolerio (anche in questo caso per 15 a 7).
Infine 36ma Federica Reteuna e 41ma Silvia Carando.