Chiavari, 24 febbraio 2013. Stefano Sapienza centra la qualificazione alla seconda prova Nazionale Open nella gara di qualificazione della Zona Nord svoltasi al palazzetto dello sport della cittadina della riviera ligure.
Sapienza ha chiuso la gara in 47à posizione dopo essere stato sconfitto, nel tabellone dei 64, dal milanese Filippo De Vizzi (Mangiarotti Milano) poi salito sul terzo gradino del podio della competizione. L’atleta della Mangiarotti ha superato Stefano per 15 a 11 al termine di un match per il quale il fiorettista della Marchesa può recriminare non poco perché, partito male e finito subito sotto di parecchie stoccate, è poi stato bravo a riportarsi in parità sul 9 a 9, senza riuscire concretizzare il sorpasso sull’avversario che, anzi, è riuscito a piazzare le ultime, decisive, stoccate. Peccato perché Sapienza ha dimostrato di non essere assolutamente da meno di un avversario, appunto poi andato a podio, e forse con un pizzico di cattiveria agonistica e di fortuna in più, avrebbe potuto chiudere la gara con una classifica migliore (tant’è che il De Vizzi ha superato i due turni successivi con due “agevoli” 15 a 4). 40° dopo i gironi, quattro vittorie e due sconfitte in una poule dove, per tasso tecnico, un Sapienza al meglio avrebbe potuto portare a casa tutte vittorie; nel primo turno di eliminazione diretta il fiorettista della Marchesa ha superato Felix Bianchi (Comense) per 15 ad 8 senza particolari patemi di animo.
Nella medesima gara 97ma piazza per Luca Negro autore di una gara “opaca” per performance e risultato, ma in proposito alla quale sarebbe necessario fare alcune considerazioni. Innanzitutto che rispetto alle due ultime stagioni, grazie ad una preparazione atletica più mirata, risulta possibile anche per un “atleta anziano” tenere testa, almeno dal punto di vista fisico, ad avversari molto giovani pur essendo alla soglia dei 45 anni (ed infatti i limiti palesati nella gara di Chiavari sono stati tecnici e soprattutto mentali, ma non sicuramente atletici). Quindi che per, se non eliminare, almeno per migliorare dei “difetti” tecnici di impostazione stratificati per anni, sia necessario un lavoro lungo e difficile che per mostrare effetti richiede tempo, ed infatti tutto il lavoro svolto nella stagione corrente ha palesato sino ad ora solo effetti minimi (e la gara di sabato lo ha dimostrato). Ed infine, e qui vi sono le note più dolenti, che gli aspetti mentali di approccio ad una gara sono i più difficili da comprendere e migliorare. Tant’è che una fiorettista che in età più verde arrivava alle competizioni carico a “palla” per poi evaporare in termini di carica agonistica al primo errore, ora si trova, con una maggiore maturità in pedana, a presentarsi agli assalti con una migliore capacità di riflettere, ma troppo “scarico”dal punto di vista agonistico in uno sport dove la componente caratteriale ha un peso determinante quando si tratta di “mettere” la stoccata che conta.
Nella competizione femminile 56ma posizione per Sara “Saretta” Vitale, che non rispecchia, di certo, il reale valore in pedana dell’allieva del maestro Cuccu.
Per quanto riguarda la nostra “Saretta” non ci sono dubbi in merito alle capacità tecniche ed atletiche di questa giovane fiorettista, per la quale bisogna forse ancora lavorare parecchio sull’approccio mentale alla competizione, fondamentale per qualsiasi atleta ed ancora di più per chi, come Sara, ha dimostrato di “patire” particolarmente dal punto di vista della convinzione nei propri mezzi il grande salto di categoria dal Gran Premio Giovanissimi alla categoria Assoluti. Continuando a lavorare con pazienza e senza farsi prendere dalla “fregola” del volere vedere il salto di qualità subito i risultati arriveranno a saranno di quelli cha contano.