Gara gagliarda della squadra di fioretto della Marchesa (Sapienza, Negro, Perrone, Ruggiero), che mette in pedana grinta e determinazione (unite alla classe di Sapienza) e sfiora la storica promozione in B1, dovendosi arrendere nei quarti di finale solo sul filo di lana 45 a 42 alle Lame Gialloblù capitanate da un sempre ostico Enrico Bolis, che ha letteralmente trascinato la propria compagine in semifinale e soprattutto alla promozione.
Promozione che non sarebbe stata per nulla demeritata per i ragazzi capitanati dal Maestro Paolo Cuccu, che, in quel del Palaindoor di Ancona, hanno interpretato una gara maiuscola alla quale è mancato solo l’acuto, o la ciliegina sulla torta che di si voglia.
Girone superlativo con tutte vittorie e risultati mai in dubbio, 40 a 27 al Centro Sportivo Genova Scherma capitanato dall’ottimo Marco Pistacchi, 45 a 24 al Brianzascherma e 45 a 33 alla Polisportiva Scherma Bergamo. Accesso in carrozza al tabellone dei playoff.
La sfida al fulmicotone è stata quella con i veronesi, ci si giocava l’accesso alla semifinale e soprattutto la promozione. Si prevedeva battaglia, è stata una guerra, sportivissima, ma all’ultimo sangue.
Lame Gialloblù avanti (Bolis 5 a 1 a Negro), rimonta e sorpasso di Sapienza, contro sorpasso di Caldato su Ruggiero, altra rimonta e nuovo sorpasso di Negro (ai danni di Cancian), ma un indomito Bolis riporta davanti i veronesi. Ci pensa Sapienza di classe ed esperienza a riportare davanti la Marchesa (su Caldato), Perrone (subentrato a Ruggiero) tiene a distanza gli avversari a guadagna ancora una stoccata di vantaggio. Sfida al calor bianco tra Negro e Caldato con il torinese che non riesce ad allungare, ma rintuzza comunque il tentativo di rimonta dell’avversario, finisce 6 pari. Sapienza e Bolis salgono in pedana 40 a 36 per la Marchesa, purtroppo Bolis sfodera un’altra prestazione super e riesce in una miracolosa rimonta. Per i veronesi, poi maltrattati in semifinale e finalina da CS Ancona ed Aurelio Greco Roma, sarà 4° posto e promozione; alla Marchesa 5à resta l’onore delle armi e la certezza di essersi battuti alla morte su ogni stoccata.