Iniziando a scrivere questo articolo mi sono posto una domanda: bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? E cioè: dobbiamo gioire per un risultato mai ottenuto prima dall’ Accademia Scherma Marchesa (3 podi nella stessa edizione del GPG) oppure dobbiamo essere delusi per essere entrati in tre finali senza averne vinta nemmeno una?
Per me c’è una sola risposta: il bicchiere non è solo mezzo pieno, ma è quasi completamente pieno, il nostro settore under 14 è in netta crescita e ci sono ancora ampi spazi di miglioramento, abbiamo portato a Riccione 26 atleti di cui 3 sono andati a medaglia e altrettanti si sono classificati tra i primi 20 e nel caso di Sofia Di Masi l’oro è sfumato solo alla priorità in una finale equilibratissima dall’inizio alla fine.
I nostri complimenti vanno quindi a tutti i partecipanti in egual misura e ci piace citarne tutti i nomi in ordine rigorosamente alfabetico Alice Boggione, Alessandro Canale, Morena Canavera, Elena Caruso, Federica Casabona, Riccardo Chiadò, Isabella Chiara, Andrea Chiaverotti, Andrea Cofini, Gabriele Coletti, Paolo De Bastiani, Sofia Di Masi, Arianna Donato, Giada Donato, Martina Logozzo, Cecilia Menicucci, Lina Morchid, Alessandro Morsaniga, Fabio Oldini, Marco Paganelli, Vera Perini, Federico Pratone, Giulia Russo, Francesco Sciortino, Matteo Tarricone e Davide Valero, perchè tutti hanno portato i nostri colori in pedana e fanno parte della nostra famiglia.
E ora andiamo a parlare di queste 3 medaglie cominciando con la cat. bambine dove Sofia Di Masi in finale cede solo alla priorità 10-9 contro Arianna Del Nevo (ISEF Torino) dopo una splendida gara fin dai gironi dove è 3ª con 6 assalti vinti su 6 e inizia le dirette superando Giorgia Semeraro (Asd Fanum) 10- 5 per le 32, poi Benedetta Passeri (Circ. schermistico Umbro) 10-5 per le 16, Giada Russo (Circ. della spada Rimini) 10-9 per le 8, Costanza Greggi (Club scherma Roma) 10-9 per le 4 e Vittoria Carafa 10-6 (Asd Giulio Verne) in semifinale.
Nella stessa gara Giada Donato termina al 17° posto.
E veniamo al secondo argento conquistato da Alice Boggione nella cat. ragazze. Alice è solo 28° dopo i gironi con 5 vittorie su 6 assalti assalti e dopo aver superato di diritto il turno delle 128 in quello successivo elimina Anastasia Politelli (Soc. ginnastica triestina) 15-9, poi ha la meglio su Chiara Vaccari (Circ. scherma Castelfranco Veneto) 15-8 per le 32, Lilia Facchinetti (Pol. scherma Bergamo) 15-9 per le 16, Martina Esposito ( Club scherma San Nicola) 15-9 per le 8 e accede alla semifinale battendo 15-14 Lavinia Tedesco (G.S. P. Giannone). In semifinale è autrice di una grande rimonta da 11-14 a 15-14 a spese di Elena Pennisi (Asd Catania scherma) e la stessa cosa quasi le riesce contro Gaia Rossi (Pro Novara) che però alla fine la supera 15-13.
Nella stessa gara Federica Casabona è 43ª, Cecilia Menicucci 68ª, Lina Morchid 77ª e Giulia Russo 180ª.
Marco Paganelli va sul podio con un meritatissimo bronzo nella cat. ragazzi e nella stessa gara Paolo De Bastiani si classifica 17°,Riccardo Chiadò 66° e Andrea Chiaverotti 101°.
Marco è 3° nella classifica dopo i gironi e comincia il suo percorso verso la medaglia partendo dal turno dei 128 dove supera Davide Corsi 15-10, poi la stessa sorte tocca a Matteo Fiore (Partenope Napoli) 15-9 per i 32, a Giancarlo Sartoretto (Circ. scherma Castelfranco Veneto) 15-12 per i 16, a Federico Colli (Piccolo teatro Milano) 15-6 per gli 8 e a Francesco Giannini (Acc. d’arme Voltolini) 15-7 per i 4. In semifinale invece non riesce a superare l’ostacolo rappresentato da Damiano Di Veroli (Giulio Verne) che lo supera con il punteggio di 15-7.
E ora il resoconto delle restanti gare:
Nella cat. giovanissime 21ª Vera Perini, 100ª Elena Caruso, 101ª Martina Logozzo, 103ª Morena Canavera e 119ª Isabella Chiara.
Nella cat. Allieve 155ª Arianna Donato.
Nella cat. Giovanissimi 18° Matteo Tarricone, 31° Alessandro Canale, 76° Davide Valero, 98° Andrea Cofini e 153° Gabriele Coletti.
Nella cat. Maschietti 34° Francesco Sciortino e 148° Federico Pratone.
Nella cat. Allievi 48° Fabio Oldini e 64° Alessandro Morsaniga.
Tutte le foto sono di Augusto Bizzi